Non si parla mai volentieri della morte, come se così si riuscisse ad evitarla, come se parlandone attirassimo a noi la cattiva sorte, come se fosse davvero una cosa brutta…niente di più lontano dalla verità.
Ieri la vita mi ha riportato a ricordare quanta gioia e amore c’è nel momento di questo importante passaggio, la stessa di quando comincia una nuova vita. Perché è di questo che si tratta: una nuova vita, l’inizio di un altra vita, non c’è morte, c’è solo trasformazione, la più grande trasformazione che possiamo sperimentare dalla nostra terrena dimensione.

Perché non se ne parla? Perché non ci insegnano fin da piccoli a prepararci per questo grande avvenimento? Sarebbe tutto molto più facile, saremmo più propensi a lasciare andare, forse. Attaccamento, attaccamento attaccamento: l’essere umano sembra volersi attaccare a tutto nell’illusione di ottenere sicurezza, di poter controllare…ma non c’è proprio nulla da controllare, siamo già in viaggio, e bisogna proprio mollare, come sulle montagne russe. Non è attaccandoci al sedile che evitiamo le emozioni della discesa, ma lo facciamo comunque, seguendo un vecchio istinto di sopravvivenza.

Un giorno però  scopriamo che rimanendo ancorati al cuore non c’è nulla da temere, possiamo mollare la presa dal sedile, perché tutto scorre in maniera perfetta e noi siamo parte del movimento…ed allora finalmente la vera liberazione.

Quando ieri  gli occhi di Francesca si sono aperti e hanno incontrato i miei ho sentito solo amore, solo il riconoscersi di due anime e lo scambio d’amore di cui sono fatte. So che anche lei lo sentiva, lei che apparentemente stava “lottando contro la morte” è così che si dice no?
Nessuna lotta invece, niente di più falso, la sua anima non lottava per niente, era felice, era pronta ad iniziare in un’altra forma e si stava accomiatando da tutte le anime del suo gruppo.
L’anima, che in quei momenti è ancora in questa dimensione ma già si sta riconnettendo all’altra, comprende che alla fine tutto è solo amore e che l’amore davvero è l’unica cosa che conta.
L’anima sa che in ogni essere umano oltre la personalità e le sue complicazioni, oltre le differenze, oltre tutto, c’è e ci sarà sempre e solo amore.

Tornata a casa, ho voluto aprire i Registri per avere chiarezza su quello che avevo appena vissuto, e sebbene le risposte facciano riferimento ad una persona precisa, credo abbiano carattere universale e per questo, dietro consenso delinei Guide, desidero condividerle.

Ho chiesto:

-dove va l’anima dopo la morte?

“L’anima viene attratta dalla sua stessa luce che si trova oltre l’illusione del velo. (sto vedendo un’immagine di luce immensa che attira questa specie di “fumetto” che esce dal corpo e si fonde nella luce)
è esattamente questo che accade: l’anima passa di dimensioni e torna a fondersi nella luce dove incontra forme conosciute, anime conosciute, incontra l’amore della totalità del tutto, la felicità dell’espansione e l’immensa luce che la fa vibrare in tutte le sue frequenze fino agli ultimi accordi musicali e questo la fa esplodere in un’esplosione di luce ancora più grande e di gioia mai ricordata o provata nei momenti sulla terra se non in una parvenza.
E’ talmente grande che l’anima è sorpresa da questa esplosione di gioia e amore e da questo piano, da questo stato di totale felicità, risplendenza, fusione accecante di luce e amore indescrivibile, da questo stato avvia un processo di integrazione delle comprensioni derivatele dalla sua esperienza appena trascorsa su questo o su quel pianeta.
Le comprensioni accendono altrettante luci all’interno della luce stessa, ed è un vortice che si muove fortissimo, come una spirale, che determina l’integrazione di queste esperienze. In questo movimento di luce a vortice l’anima comprende oltre lo scibile, oltre la sua mente umana e integra e poi c’è la riunione con altre anime per scegliere il da farsi. Questa riunione però ha luogo soltanto quando l’anima ha integrato e quindi è piena e può scegliere senza l’idea di mancanza ma per libero arbitrio. Sceglie quindi con chi tornare, se tornare e che cosa fare questa volta.
L’anima di Francesca è ancora nel limbo tra la terra e la luce, è prossima alla dipartita ma ha ancora bisogno di un po’ di ore per accomiatarsi da questa dimensione.
E’ però già nello stadio di comprensione parziale dell’esperienza, è un’andare e venire da questo a quel mondo è così per la maggior parte delle anime tranne per coloro che hanno la maestria nei passaggi di dimensione. Per loro è più facile il passaggio perché sanno come fare e riconoscono ciò che sta accadendo momento per momento.
Anche Francesca ha della conoscenza in merito e sta comprendendo.
E’ molto bello che siate accanto a lei è bene che le anime comunque facenti parte di un gruppo si assistano nei momenti dei passaggi della nascita e della morte che sono la stessa cosa

Niente lacrime di dolore in questo momento di grande trasformazione, solo tenera commozione e presenza. Questo è l’aiuto più grande che possiamo dare ai nostri cari per assisterli da qui in questo passaggio. Devono andare, dobbiamo lasciarli andare con gioia, trattenerli con il  nostro dolore significa andare contro le Leggi dell’Universo.

Qualche ora dopo questo messaggio, l’anima di Francesca ha lasciato il corpo.

Ringrazio i Miei Maestri e le mie Guide per avermi dato la possibilità di salutarla.
Grazie Francesca, buon viaggio!