L’altra sera “per caso” ho visto alla tv il film “La sfera”, la storia di una squadra di scienziati e militari che viene chiusa sul fondo dell’Oceano per indagare su una misteriosa sfera comparsa 300 anni prima.

Non entro nel merito del film, ma lo spunto di riflessione nasce dal fatto che questa magnifica sfera dorata aveva una grande possibilità: se ci entravi dentro eri in grado di manifestare nella realtà tridimensionale (questa della terra) i tuoi pensieri. Potrenno definirla una specie di lampada di Aladino in versione aliena. E invece tutto ciò che i malcapitati scienziati, ignari del potere che ormai possiedono, riescono a manifestare sono le proprie paure. E allora meduse giganti, serpenti, incubi e istinti di morte di vario genere prendono forma e finiscono col sterminare gran parte dell’equipaggio, con pochi sopravvissuti.

Che peccato no? Avere un tesoro del genere e usarlo male..sembra proprio che non fossero ancora pronti per un tale miracolo e infatti alla fine nel film decidono di dimenticarsi tutto per evitare disastri. L’oblio permette loro di non continuare a creare nuovi scenari pericolosi e di non rivelare quanto sperimentato al mondo.

Grande tristezza quando la sfera gigante lascia le profondità del mare e vola verso il cielo…

Drunvalo sostiene che la manifestazione istantanea dei nostri pensieri è una cosa normale nella quarta dimensione, verso la quale tutti ci stiamo inevitabilmente dirigendo. Allora è tempo di preparazione, anzi secondo lui di tempo ce n’è veramente poco.

Secondo me ogni cambiamento globale parte dalla trasformazione individuale e quindi ho voluto testarmi: ho cercato di osservare per una giornata intera i miei pensieri, per vedere che avrei combinato io se avessi avuto la palla dorata a disposizione… Ovviamente non svelerò qui i risultati di tale osservazione, ma l’esperimento si è rivelato alquanto interessante.

Invito chi abbia voglia di vedere davvero a che punto sta del proprio percorso ad immaginare di essere dentro questa meravigliosa sfera dorata che trasforma in realtà tutto ciò che pensi. Anche al lavoro, nel traffico, alle poste, dal medico per la ricetta, in fila alla cassa del supermercato.

Grande prova…

Ma per fortuna ci sono i tramonti, gli alberi, i fiori, il mare, gli animali, gli amici, gli amori, le sorelle e i fratelli. Per fortuna, davvero.

Un altro escamotage che uso spesso, quando mi accorgo che il mio pensiero non è in linea con la mia vera essenza, che è luce, è semplicemente ripetermi grazie. Ripeto grazie con la certezza che c’è sempre un buon motivo per essere grati o che sto ringraziando in anticipo per quello che avverrà (che sarà certamente buono altri menti perché starei ringraziando?). Credo che la gratitudine sia davvero la chiave della felicità e in quarta dimensione si manifesterebbero solo momenti felici.

Nel frattempo, prima del fatidico passaggio, mi piace pensare che in voi che leggete queste parole stia scaturendo un timido sorriso, che ne manifesterà sicuramente un altro e poi un altro fino a rendere le vostre giornate intensamente felici, da subito, anche senza sfera!

Mille benedizioni.